Curiosità su Giacomo Puccini
Il singolare rapporto tra Puccini e la Toscana

Credo possa essere interessante, per chi non conosce nel dettaglio la vita del grande Giacomo Puccini, leggere qualcosa su vicende particolari sue e della sua famiglia.

Inizierei dalla casa natale, sita dentro le mura cittadine.

La famiglia Puccini si trasferì nell’appartamento di corte San Lorenzo, in Lucca, nel 1815, dopo la morte prematura di Domenico, il nonno di Giacomo. Qui egli nacque il 22 dicembre 1858 e venne battezzato il giorno successivo, forse perché in pericolo di morte. A quella data abitavano nell’appartamento i suoi genitori, Michele Puccini e Albina Magi, la nonna Angela Cerù, le sorelle Odilia, Tomaie, Maria, Nitteti, Iginia. Nasceranno più avanti Ramelde, Macrina e Michele junior.

In questa casa Giacomo visse gli anni felici dell’infanzia, fino alla morte del padre avvenuta il 23 gennaio 1864, e quelli dell’adolescenza e della prima giovinezza. Dopo la morte della madre Albina, avvenuta il 17 luglio 1884, la casa venne data in affitto, dato che Giacomo e Michele junior risiedevano entrambi a Milano e le sorelle erano tutte sposate, ad eccezione di Iginia, che era suora.

Dopo la rinuncia all’eredità da parte delle sorelle, la casa divenne proprietà dei figli maschi. Nel settembre 1889 Giacomo e Michele vendettero la casa al cognato Raffaello Franceschini, ma fecero inserire nel contratto una clausola speciale, che garantiva loro la possibilità di riacquistarla. Fu soltanto dopo il successo di Manon Lescaut, nel 1893, che Giacomo poté riacquistare la casa, la quale da allora rimarrà proprietà sua e dei suoi eredi. La nuora di Giacomo Puccini, Rita Dell’Anna, nel 1974 donò la proprietà alla Fondazione Puccini, con l’intento che fosse trasformata in museo. Questo fu inaugurato il 28 ottobre 1979. Tale dimora appare oggi, grazie ad un recente restauro avvenuto nel 2011, come era all’epoca in cui vi abitava il giovane Giacomo.

Puccini amava molto anche la sua residenza di Chiatri, paese in provincia di Lucca, situato sulle colline limitrofe sia alla città che a Massarosa, in direzione Viareggio. Qui acquistò una proprietà dove però la moglie non volle mai vivere perché la riteneva infestata dai fantasmi. Eppure il Maestro qui compose ed amò particolarmente questo ameno luogo, anche perché Puccini sentì sempre il richiamo della vicina Versilia, ed in particolare di Torre del Lago. A Chiatri, che pure rimane limitrofa a Lucca, egli avrebbe desiderato trovare pace e minore visibilità, ma ascoltò i suggerimenti della moglie e di fatto utilizzò pochissimo questa proprietà. Non così accadde per Torre del Lago. La villa che acquistò in questo luogo rappresenta il cuore della sua esistenza: ancora oggi qui si tiene ogni anno il celebre Festival Pucciniano.

Il Maestro andava a caccia sul lago con gli amici ed i suoi congiunti. Una curiosità in proposito. Ho trovato presso la Biblioteca Statale di Lucca delle cartoline illustrate risalenti ai primi anni del Novecento che il Maestro scrisse ad un suo amico lucchese ed identificabili alla voce cartoline illustrate. Sono molteplici le cartoline del Maestro ivi presenti, ma tutte indirizzate in modo galante a donne. Qui invece l’amico del Maestro, presumo d’infanzia, tale Pierotti, condivise col Maestro l’amore per il lago di Massaciuccoli e per la caccia.

Mi fu fatto notare all’epoca delle mie ricerche d’archivio, che scrivere ad un uomo cartoline illustrate quando queste cartoline erano pressoché sempre di esclusiva pertinenza femminile, non solo da parte del Maestro, ma più in generale secondo le convenienze del tempo, fosse del tutto singolare.

Credo viceversa che, per quanto Puccini fosse eterosessuale e donnaiolo, mantenesse anche solide, ed evidentemente affettuose amicizie con amici, compresi quelli lucchesi, soprattutto d’infanzia. I Pierotti erano per tradizione familiare, come avrò modo di chiarire più avanti, in comunione non solo con lui ma con l’intera sua famiglia. Penso anche a Coselli, altro personaggio lucchese, che fu un amico tanto caro al Maestro. Ma ne potremmo citare anche altri.

Ritengo ciò niente affatto inusuale. I musicisti poi, come tutti gli artisti, lo sappiamo, sono soliti non badare solo alle forme.

Più interessanti per loro i contenuti, altrimenti non sarebbero artisti.

Tra l’altro queste cartoline illustrate sono particolarmente belle perché ritraggono proprio il musicista a caccia sul lago con un motoscafo che era solito usare.

Ma da Torre del Lago mi sposterei con Puccini a Vetriano di Pescaglia, sempre non distante da Lucca, questa volta in direzione Media Valle. A Vetriano si ha un celebre teatro costruito intorno al 1890, ma il paese di Vetriano vanta antiche traduzioni sia musicali che teatrali ed artistiche. In questo paese Puccini e la sua famiglia hanno le loro radici. Vetriano è visitato ogni anno da moltissimi turisti, anche celebri, che collaborano con il FAI per valorizzare questo sito. Tra questi anche Kerry Kennedy, figlia di Bob.

Nel comune di Pescaglia, che non dista molti chilometri da Lucca, la musica era di casa da sempre ed il mondo dello spettacolo nel suo insieme. Compreso quello teatrale e delle arti figurative. Anche il celebre figulinaio e scultore Pier Angelo Sarti, che visse ed operò al British Museum di Londra tra il XVIII ed il XIX secolo, era di Vetriano. Tra i musicisti Alfredo Catalani, che spesso visitò Vetriano e che proveniva da un paese limitrofo, Colognora di Pescaglia.

Il teatrino di Vetriano, è davvero un prezioso gioiello, tutt’ora assolutamente attivo, e non solo nel ricordo della dinastia Puccini.

Oltre al nonno di Giacomo ed a suo padre, annoveriamo nella sua famiglia vari musicisti tra cui il bisnonno Antonio ed il quadrisavolo Giacomo Puccini senior. È a partire da inizio Settecento che il Maestro Giacomo senior ci regala musica sacra, scritta anche a quattro mani con il Maestro Domenico Pierotti. Questi era un religioso musicista che, dopo aver vissuto un lungo periodo fuori da Lucca, sua città natale, presso i conti Della Gheradesca a Marina di Castagneto, ritornò in Lucca in età matura.

La chiesa di San Lorenzo a Castagneto Carducci fu sua residenza e qui si occupò di musica sacra, in anni in cui proprio la musica sacra era foriera di innovazioni.

Così come la musica nella città di Lucca non fu mai seconda a nessuno per tradizione sia sacra che profana.

Confermo che nella mia famiglia la musica e l’arte in genere hanno sempre avuto un ruolo centrale. E, visto il ruolo pubblico dei personaggi trattati, ho motivo di ritenere che appartenessero allo stesso circuito familiare.

Puccini fu battezzato nel vecchio Duomo Lucchese di San Giovanni, come lo furono tutti i musicisti lucchesi. Negli archivi del vecchio Duomo, sito proprio tra il Duomo di San Martino e Via del Battistero, oggi sconsacrato, il Maestro era solito tornare perché luogo caro proprio a tutti i musicisti. Oggi qui si tengono concerti, tra cui quelli di musiche pucciniane.

Anche alcuni miei congiunti furono battezzati in quel Duomo, peraltro bellissimo, suggestivo, la cui cupola particolare e dalla forma irregolare pare sia stata fonte d’ispirazione per Filippo Brunelleschi per costruire a Firenze la celebre cupola di Santa Maria del Fiore.

(maggio 2018)

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