I fondatori dell’Ordine Templare
Sono davvero francesi di origine?

Come ci racconta la tradizione, un cavaliere originario della Champagne, Hugues de Payns, nato intorno al 1070, il futuro primo Maestro dei Templari, era stato in Terrasanta al seguito del conte Ugo di Champagne, partecipando quasi sicuramente all’assedio di Gerusalemme. Avendo egli potuto verificare la difficile situazione della sicurezza dei territori da poco conquistati dai Franchi, nel 1114 era ritornato in Oriente per stabilirvisi e offrire il suo aiuto permanente al Re di Gerusalemme. Egli era riuscito ad avere importanti e proficui rapporti con potenti nobili del tempo come i conti Ugo di Champagne e Falco d’Angiò, che diverrà a sua volta Re di Gerusalemme. E ancora con David di Scozia, suo compagno durante la Prima Crociata.

La Champagne a sua volta viene descritta come luogo di grande spiritualità. Ma per qualcuno questa verità incontrovertibile non lo è affatto. Il Professor Mario Moiraghi sostiene infatti che i Templari furono fondati nel 1100 da Hugo de Paganis, un cavaliere salernitano. Secondo il Professore l’imbroglio riguardante la loro origine venne costruito ad arte proprio dai Francesi. Gli antichi traduttori francesi per dare il merito alla loro patria di aver creato quel movimento, falsificarono addirittura i testi latini di Guglielmo di Tiro, considerato il maggior cronista medievale e storico dei primi Templari. Guglielmo scrisse apertamente che fu Hugo de Paganis il fondatore dei Templari.

Nel 2007 venne realizzata a Salerno una mostra fotografica dal titolo Salerno città Templare?, che prese spunto dalla scoperta all’interno del Duomo di Salerno della tomba di un Gran Maestro Templare, risalente all’anno 1111, ben 16 anni prima dell’istituzione dell’Ordine dei Templari in Francia, come supposto fino a oggi. In quel periodo lo studioso Luciano Guasco ipotizzò la nascita dell’Ordine dei Templari proprio a Salerno. La stella a otto punte simbolo dell’Ordine è presente in numerose costruzioni dell’epoca. Il numero otto, simbolo chiaramente paleocristiano, si mostra ricorrente sui portali di Salerno e dunque su stazionari medievali, plutei e paracarri. Ciò riporta allo studio della simbologia paleocristiana. Si tratterebbe di una doppia filosofia poiché il doppio quadrato ritrovato anche all’interno del Duomo stesso lo attesta. Una quella ippocratica, alla base del pensiero della scuola medica salernitana; e quella platonica e pitagorica, ovvero dualistica. In effetti anima e corpo personificavano i due quadrati.

Che cosa dire in proposito? Intanto che la mia città, Lucca, fu particolarmente legata al mondo partenopeo e campano. Del resto sicuramente le città repubbliche marinare di cui la vicina Amalfi fu il primo esempio furono un pilastro per un Ordine che aveva come meta primaria la Terrasanta. I Templari Lucchesi avevano la loro magione in quel che ancora oggi è chiamata in città Piazza della Magione. I loro orti confinanti con i Frati Domenicani di San Romano. Quando l’Ordine fu sciolto, ai fraticelli fu dato in custodia il tesoro di Papa Clemente V che in parte lasciò il suo tesoro nella Basilica di San Frediano. L’ufficialità vuole che nel 1307 il Papa che trasferiva sulla Francigena il suo tesoro in direzione della Francia, visto che lui era al secolo Bertrand de Got, lo depositasse in Lucca perché considerato porto sicuro e la Francigena luogo pericoloso. Ma Uguccione della Faggiuola, in accordo con Castruccio Castracani che in quel momento non si trovava in Lucca, mise a ferro e fuoco la città e il tesoro sparì dai circuiti. Gli storici sostengono che a prendere il tesoro fu Uguccione, ma di prove vere e proprie non ce ne sono. Addirittura secondo gli storici Uguccione si dimenticò parte del tesoro che era appunto custodito dai frati di San Romano, e le sue truppe tornarono indietro tempo dopo a reclamare questa parte del tesoro, che i frati non poterono che cedere. Prove certe però di tali vicende non ne abbiamo. Io ho una mia versione dell’accaduto.

Quel tesoro non poteva essere in San Frediano e poi dai frati di San Romano per caso. Proprio quando l’Ordine Templare stava per cadere in rovina. Quel sacco della città decretò il trasferimento di capitali all’estero (che rientreranno con qualche rimessa) e la cessione dello scettro di Città Stato guida in Toscana a Firenze.

Perché non ipotizzare che Castruccio, figlio di nobili di spada e non di banchieri dai natali ignoti, come talvolta si è sostenuto; ciò perché Castruccio era diventato uomo d’arme in quanto, come capitava sovente, proveniva da famiglia che per tradizione era abituata a esercitare l’uso delle armi –come non sostenere che Castruccio, che era stato sia al servizio di Re Edoardo d’Inghilterra che di Filippo il Bello, potesse aver avuto a sua volta sostegno da quest’ultimo?

Nelle dinamiche del Sovrano Francese, volte a spodestare il Pontefice delle sue prerogative politiche, nulla vieta di pensare che Filippo il Bello abbia agevolato Castruccio nella presa del potere a Lucca e che Castruccio avrebbe potuto, se il destino fosse stato meno beffardo con lui, instaurare nel Nord Italia l’agognato Stato allargato che viceversa, con la sua prematura morte per malaria, mai si formò.

Teorie e ipotesi permettendo, se in Lucca i cavalieri templari dopo la fine dell’Ordine, continuarono a fare ciò che avevano sempre fatto,[1] è gioco forza che qualcuno permise loro di mutare senza nulla modificare. Questo qualcuno fu il Pontefice? Clemente V ne aveva di gatte da pelare, visti anche i risvolti personali della fine del suo tesoro. L’Imperatore? I rapporti con Lucca e dunque con gli stessi Templari Lucchesi furono quasi sempre altalenanti. Castruccio? Perché non pensare che egli, proveniente da quelle file della nobiltà di spada di origini longobarde, non potesse essere vincolato anche da motivi di parentela ad agevolare chi era stato inserito nell’Ordine? Vista anche la pregressa amicizia con Filippo il Bello? Si tratta di osservazioni, di ipotesi, non senza costrutto.

Castruccio Castracani scrisse una Vita Matildis, per documentare il ruolo della Grancontessa e forse, come qualcuno ha ipotizzato, per valorizzare le sue stesse radici.


Nota

1 Mencacci, Templari a Lucca, Lucca, Maria Pacini Fazzi editore.

(luglio 2021)

Tag: Elena Pierotti, templari francesi, fondatori dei Templari, Castruccio Castracani, Filippo il Bello, Clemente V, Ordine Templare, Uguccione della Faggiuola, Ugo de Paganis, chi ha fondato i Templari.