Curiosità estensi
Ci sono situazioni dalle quali è impossibile esimersi

Mi sono laureata in storia scrivendo una tesi su un personaggio lucchese vissuto nel XIX secolo, il conte Padre Gioacchino Prosperi, cugino del celebre musicista Luigi Ridolfo Boccherini per parte paterna (la madre di Boccherini era Maria Prosperi).

Incuriosita dal mio personaggio sono andata a leggermi una pubblicazione dal titolo Tra Lucca e Ferrara scritta e pubblicata per Feltrinelli dal Professor Paolo Zanardi Prosperi, erede della celebre famiglia feudataria degli Estensi in Ferrara a partire dal Quattrocento. Si tratta dei più importanti feudatari estensi che avevano origini lucchesi e che fino al XX secolo hanno mantenuto proprietà in Lucca.

Ho cercato di capire se il «mio» Prosperi era imparentato con questo ramo ferrarese, prendendo contatti con l’autore del saggio. Non siamo al momento riusciti a comprendere appieno ciò, però tutto lascia presagire che sia così.

Ad ogni modo ciò che più è interessante è che gli Estensi, in origine Longobardi Obertenghi Liguri, hanno a lungo governato e conteso alla città di Lucca territori che di fatto le appartengono: mi riferisco alla Garfagnana storica ed all’attuale Garfagnana.

La famiglia Prosperi del personaggio della mia tesi aveva proprietà in Bagni di Lucca, ossia in territori confinanti con il celebre Ducato Estense.

Ma ciò che più ha attirato la mia attenzione è stato un libro pubblicato nel 1602 dal Padre Camaldolese Don Silvano Razzi di Bologna sulla vita di Matilde di Canossa.

In questa pubblicazione egli sostiene che la famiglia di Matilde, ossia i Canossa, siano gli avi degli Estensi, che hanno visto in Bologna e Ferrara i luoghi principe del loro Governo.

Il religioso camaldolese (la cui pubblicazione pare trovarsi anche in Vienna, e che ai suoi tempi dovette godere di una certa fama) sostiene che in realtà i Canossa sono i Sigifredi Lucchesi «ab origine» (Sigifredo Atto, quadrisavolo di Matilde, anche lui conte longobardo al pari degli Obertenghi).

Ma davvero ci sono questi particolari legami parentali con la città di Lucca che qualcuno ha adeguatamente celato, mi sono chiesta?

Il religioso protagonista della mia tesi, Padre Gioacchino Prosperi, aveva serrati rapporti con Bologna come appare da una lettera che ho rintracciato. Una sua carissima amica, la marchesa Eleonora Bernardini di Lucca, che probabilmente aveva con lo stesso anche rapporti parentali, a sua volta aveva come zia una Lambertini di Bologna, congiunta di quel celebre Papa Lambertini che è considerato il Giovanni XXIII del XVIII secolo, e non a torto.

Che cos’altro possiamo sapere sugli Estensi che non sappiamo?

I conti Sabbatini di Modena, ossia una delle casate modenesi più celebri, nel 1828 cedettero il castello di Palagano, sempre in provincia di Modena, quando la città era estense, ossia sotto un Asburgo Este della Casa d’Austria, ad un medico condotto, Francesco Pierotti, nativo di Pieve Fosciana, oggi provincia di Lucca.

Ufficialmente gli vendettero questa proprietà, ma è singolare che con i suoi risparmi un medico condotto potesse acquistare quel maniero, peraltro tutt’ora in ottime condizioni e sede di uffici afferenti al Comune omonimo.

Quel Francesco in realtà è «cugino» di Padre Gioacchino Prosperi, ossia ha rapporti di parentela con un ramo lucchese della famiglia Pierotti, di origini longobarde anch’essa, sita in Lucca.

Ma quante coincidenze, mi sono detta.

Questa famiglia Pierotti, peraltro estesa come la maggior parte di queste famiglie che potremmo definire impropriamente «marchionali», tenne proprietà fino ai giorni nostri sia in Lucca che in Modena e territori suoi afferenti.

«Verità storiche» queste che forse la storiografia si è guardata bene dal raccontare. anche perché il celebre storico Antonio Muratori, Modenese, fu assiduo collaboratore nel XVIII secolo, in Lucca, proprio di personaggi afferenti alle medesime famiglie.

Dunque l’«Aedes Muratoriana» potrebbe senz’altro illuminarci in proposito. E che stupore quando sono andata alla Biblioteca di Stato di Lucca, luogo sito in prossimità di un Ordine religioso (i Chierici Regolari della Madre di Dio) che ha raccolto moltissimi dei reperti e testi presenti nella Biblioteca medesima, tra i quali un testo appartenuto proprio a Don Silvano Razzi, il Padre Camaldolese di Bologna che descrisse in modo originale la vita di Matilde di Canossa nel 1602, e questi rapporti parentali estesi.

Io mi limito a menzionare un sito obertengo, ed insieme malaspiniano, famiglie longobarde queste che ebbero rapporti serrati e che al contempo, come capitava, si scontrarono ripetutamente. Si tratta del bellissimo castello di San Michele, a Piazza al Serchio, oggi provincia di Lucca, ma fino all’Unità Nazionale provincia di Modena.

Oppure mi limito ad andare spesso a Castelnuovo Garfagnana, dove Ludovico Ariosto fu inviato come Governatore per rappresaglia nei suoi confronti, visto che all’epoca quei luoghi erano «infestati dai lupi» e che nessuno avrebbe accettato con gioia l’incarico. L’Ariosto era personaggio scomodo ma anche uomo di lettere ed arti, e fece di Castelnuovo un luogo piacevole, migliorando la Rocca che risale ai suoi tempi, così come oggi l’ammiriamo e che perciò appare davvero splendida. Non erano solo le battaglie a determinare la creazione degli Stati e dei Principati ma soprattutto una adeguata politica familiare che avesse come sottofondo un retroterra comune e affiliato alle famiglie medesime che si andavano a governare. Gli interessi sia patrimoniali che politici si giocavano in casa, e le Case erano sempre molto estese, tanto quanto basta per sopperire agli stessi eserciti, soprattutto stranieri, che scorrazzavano nella Penisola. Questo è un mio modesto parere. Poi naturalmente tutti ci entusiasmiamo per le imponenti mura estensi che troviamo un po’ dappertutto e che mi guardo bene dal definire fittizie. Agirono eccome, e fecero davvero da corollario alle battaglie medesime. Tuttavia spero che ulteriori future letture possano «illuminarmi» sulle reali origini della famiglia estense e di chi a lei afferì. Importante per ogni storico che si rispetti cacciare l’ovvietà dai suoi parametri ed il già detto e ideologicamente corretto per inseguire altre dinamiche di ricerca.

(luglio 2018)

Tag: Elena Pierotti, Prosperi, Razzi, Estensi, Malaspina, Obertenghi, Sigifredi, Matilde di Canossa, Ludovico Ariosto, Antonio Muratori, Ferrara, Bologna, Lucca, curiosità estensi.