Il Tenrikyo affonda le sue radici nella religione nazionale giapponese, lo Shinto, ma accoglie in sé anche spunti da altre religioni.

Venne fondato nel 1838 da una donna, Miki Nakayama; in lei aveva preso dimora il Dio Oya-gami, che le si era manifestato ripetutamente. Tali rivelazioni sono custodite in testi sacri, in uno dei quali si legge: «Ciò che io ora penso, dico per bocca di questa donna. Certo è un essere umano che parla, ma sono i pensieri di Dio che formano il discorso».

Tenrikyo è una religione monoteista: il Dio Oya-gami è l’unico vero Dio che ha creato il mondo e tutto ciò che esso contiene. Gli uomini sono stati creati per la gioia e il godimento della vita; non mostrarsi grati dei doni di Dio è peccato, mentre la salvezza consiste nel condurre una vita felice nell’immediato presente. Come recita una delle rivelazioni: «Il Dio delle origini ha creato l’uomo per poter gioire della sua vita felice».

La creazione è un punto centrale nel Tenrikyo, come si può arguire dalla funzione religiosa in cui la creazione viene rappresentata in forma di danza rituale. Attraverso questa danza si invoca la benedizione di Dio su tutto il creato. Come per lo Shinto è importante che il Dio provveda ad un rinnovamento di tutto ciò che è vivo, della vita umana come della natura.

Il Tenrikyo si concentra con particolare attenzione sul risanamento da malattie e sofferenze.

Una benedizione impartita durante la cerimonia quotidiana al tempio recita pressappoco così: «Partecipa con impegno e passione alla funzione religiosa di ogni giorno, poiché ciò ti protegge da tutte le disgrazie. Se vi prendi parte attivamente, anche la malattia più grave sarà sconfitta».

Il fine del Tenrikyo è che tutti gli uomini accolgano il messaggio divino; allora il mondo entrerà in una fase di felicità permanente.

La città in cui la fondatrice Miki ricevette la manifestazione divina si chiama Tenri. Qui si trova la sede principale dell’organizzazione religiosa del Tenrikyo, un immenso edificio che può contenere 25.000 persone (simili imponenti «quartier generali», spesso di pregevole architettura, sono abituali anche per altre delle «nuove religioni» giapponesi).

Il Tenrikyo vanta una diffusa attività missionaria, tra l’altro negli Stati Uniti e in molti Paesi Asiatici.

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