Il potente Regno di Borgogna
Stretto tra Francia e Germania a lungo fu determinante nella scena europea

Oggi la terra di Borgogna è conosciuta per i suoi vini ma poco considerata dal punto di vista storico, sebbene in alcuni periodi costituì un regno potente, determinante nelle vicende europee. La storia di questa regione risulta molto complessa sia per l’incertezza dei confini sia per i continui cambi di dinastie regnanti. La regione coincide approssimativamente con la Valle del Rodano e due città importanti, Lione e Grenoble, per un certo periodo il regno comprese anche la Savoia, una terra importante per il nostro paese.

La Borgogna era in precedenza conosciuta come Burgundia, ovvero terra dei Burgundi, uno dei popoli germanici che penetrarono in Occidente nel periodo di decadenza dell’Impero Romano. Successivamente fece parte del regno dei Franchi che come sappiamo si frazionò in vari territori a causa dell’incerta successione fra i discendenti merovingi.

Dopo la formazione del Sacro Romano Impero la Borgogna insieme alla Francia orientale e ai Paesi Bassi fu governata da Lotario, imperatore e re d’Italia, figlio primogenito di Ludovico il Pio, il diretto successore di Carlo Magno. Lotario come altri re francesi in precedenza non lasciò un unico successore ma divise i suoi possedimenti tra i suoi figli. Il secondogenito Lotario II ottenne la Borgogna insieme alla Francia orientale e successivamente ottenne parte della Provenza, regione che più volte venne associata alla Borgogna. La discendenza di Lotario non fu molto fortunata e presto si estinse, presero il sopravvento altri rami carolingi e dinastie in qualche modo ad essi associate.

Il re di Francia Carlo il Calvo nominò il nobile Bosone (che diede vita alla dinastia dei Bosonidi) conte di Provenza e successivamente nell’879 i nobili locali lo nominarono re di Borgogna. Contemporaneamente Rodolfo di Borgogna ottenne per successione e sostegno dei signori locali il titolo di conte (e successivamente re) della Borgogna Transgiuriana ovvero della parte nord-est della regione (la cui parte settentrionale coincide in parte con quella che si chiamerà Franca Contea). Alcuni anni dopo il fratello di Bosone, Riccardo il Giustiziere, (ma in contrasto con lui) divenne duca della parte nord-ovest della Borgogna che a lungo ebbe una vita separata.

Tale situazione durò un trentennio, la dinastia dei Bosonidi poté disporre della Provenza, una delle regioni più ricche dell’epoca che utilizzava una lingua diversa dal francese (il provenzale), in parte simile all’italiano. Il figlio di Bosone, Ludovico il Cieco a causa dell’accecamento di cui era stato vittima da parte del pretendente al trono d’Italia Berengario del Friuli, rinunciò ai suoi diritti e nominò il cugino Ugo di Arles marchese di Provenza. A sua volta Ugo in cambio della corona d’Italia cedette la Provenza e la Borgogna Cisgiuriana a Rodolfo II di Borgogna (figlio del precedente Rodolfo signore della Borgogna Transgiuriana) che diede vita nel 933 al Regno di Arles, chiamato anche Regno delle due Borgogne, che durò un secolo. Arles era una città della Provenza ma molti sovrani preferivano risiedere a Vienne nell’interno. Successivamente il regno si frazionò e divenne oggetto d’interesse degli stati più potenti, Francia, Germania e Spagna. Fra gli stati nati dalla dissoluzione si ebbe la Contea di Savoia che come sappiamo avrà grande importanza nelle future vicende italiane, mentre un’altra parte andò a far parte della Svizzera. La Provenza passò a una erede che sposò nel 1246 Carlo d’Angiò, fratello minore del re di Francia destinato a essere uno degli uomini più potenti di quel periodo, detentore di territori sparsi che andavano da Napoli ai Balcani. La Provenza sia pur con diverse vicissitudini rimase sotto gli Angioini e la cosiddetta seconda dinastia angioina fino al 1481, quando passò sotto il regno francese. Assunse invece notevole importanza il Ducato di Borgogna (il territorio di nord-ovest) che da tempo era legato direttamente alla monarchia francese. Nel 1363 tale territorio andò a Filippo II detto l’Ardito o il Temerario, quarto figlio del re di Francia Giovanni II il Buono della dinastia dei Valois. Filippo prese per sposa una importante ereditiera, la contessa Margherita di Fiandra (o di Male dal nome di una località belga) e quindi ottenne per sé e la sua dinastia Fiandre, Franca Contea e altri territori minori vicini. Anche se di fatto indipendente, la Borgogna non costituì formalmente un regno ma rimase un ducato, lo stato dei Valois-Borgogna costituì uno stato ricco e ben governato, sebbene frazionato a «macchia di leopardo» come altri nel periodo che nascevano dal matrimonio di dinastie diverse.

Quando succedette suo figlio Giovanni Senza Paura, sebbene molto apprezzato dalla popolazione, si formò contro di lui una alleanza di nobili, gli armagnacchi, dal nome del conte di Armagnac, che governavano con durezza le popolazioni sottoposte. Le vicende furono alterne e in alcuni casi Giovanni fu alleato della monarchia inglese impegnata nella Guerra dei Cent’anni (1337-1453). Lui come i suoi successori non dimorarono solo in Borgogna ma anche nelle terre a nord governate da loro e si interessarono alla problematica successione del trono di Francia. Giovanni successivamente venne ucciso nel 1419 a tradimento dai suoi avversari.

Suo figlio Filippo III il Buono si trovò anch’esso in contrasto con gli armagnacchi e in alcune occasioni si alleò per tale ragione con la dinastia inglese impegnata nella Guerra dei Cent’anni. Ottenne da Giacomina di Hainaut, di cui era il tutore, l’Olanda e diverse terre vicine nonché ottenne da una cognata il Lussemburgo. Come diversi della sua dinastia fu mecenate e commissionò molte opere d’arte. Nel 1465 si ritirò lasciando il governo al figlio Carlo il Temerario.

Carlo il Temerario (1433-1477) sebbene uomo di buona cultura come i suoi ascendenti, non disponeva della loro diplomazia e agì con violenza sia verso i paesi vicini che verso i suoi sudditi. Il suo carattere lo spinse non solo a una politica di conquista ma anche all’ambizione di ottenere il titolo di Re dei Romani e di Vicario dell’Impero. Iniziò la sua intensa attività politica mettendosi (con il sostegno dell’Inghilterra) contro il re di Francia Luigi XI e contro la città di Liegi che si era ribellata, radendola al suolo. Ampliò i suoi territori (ma dovette contrastare molte città che si erano ribellate) creando così una continuità di stati fra i Paesi Bassi e la Borgogna, ricreò singolarmente dopo 600 anni un territorio approssimativamente simile alla Lotaringia, ma la fortuna presto gli girò contro. Si scontrò con gli svizzeri che disponevano di fanterie molto efficienti e nel 1477 fu sconfitto e morì in battaglia.

La dinastia dei Valois-Borgogna continuò ma la monarchia francese si riprese il Ducato di Borgogna. La unica erede di Carlo, Maria, sposò l’arciduca (e futuro imperatore) Massimiliano d’Asburgo che si trovò pertanto in contrasto con i francesi in un conflitto che durò di fatto per generazioni. Massimiliano rispettò i possedimenti di Maria ma questa dovette fare importanti concessioni di autonomia. Tali territori confluirono ovviamente alla morte di lei nella dinastia d’Asburgo che, come sappiamo, in seguito a fortunati matrimoni divenne particolarmente potente.

(aprile 2023)

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