Origine di un dolce di Ponticelli
Un dolce povero di origine contadina che veniva e viene preparato soltanto in occasione della festa della Madonna della Neve, il 5 agosto, a Ponticelli, quartiere situato nella periferia orientale di Napoli. Come tale ricetta sia nata non è dato sapere, ma essendo un dolce legato alla tradizione la sua origine si perde nel tempo

Nota: dall’articolo qui presentato è stata tolta la ricetta delle melanzane con il cioccolato. Essa è presente nella versione originale dell’Autrice, sul sito http://polveredilapislazzuli.blogspot.it/2014/08/melanzane-cioccolato.html.


Le prime fonti su Ponticelli sono sporadiche e risalgono al X secolo dopo Cristo, poi un lungo silenzio fino al XVII secolo quando la zona iniziò a crescere. Così sappiamo che in origine Ponticelli era divisa in due zone principali, Ponticello Maggiore e Ponticello Minore, che si incontravano appena si attraversava, con un bel ponte, il perduto fiume Sebeto. Con il tempo queste due realtà si fusero dando vita all’originario nucleo di Ponticelli.

Zona prevalentemente agricola, fino agli anni ’50, era abitata prevalentemente da coloni che coltivavano le terre dei grandi proprietari terrieri e da piccolissimi contadini. Poi divenne zona operaia in seguito al boom industriale. Contemporaneamente alla crescita della popolazione, crebbe anche la devozione alla Madonna ad Nives tanto che nel 1733, grazie al Vicario Don Antonio Sannino prima e poi Monsignor Gennaro Guglielmini, fu consacrata una chiesa in suo onore e iniziarono i lavori che trasformarono una piccola chiesa rurale nell’attuale Santuario. Nel 1888 la Madonna della Neve divenne ufficialmente la patrona di Ponticelli.

Nonostante le due guerre mondiali e le forti trasformazioni socio-culturali, la devozione verso la Vergine rimase immutata, tanto che fu sempre omaggiata con un carro devozionale che i Ponticellesi portavano e portano in spalla per tutte le strade del quartiere la domenica successiva al 5 agosto.

Tale processione è ben diversa da quella dei gigli di Nola e di Barra, per alcune «semplici» differenze: i gigli sono tanti in base al numero di contrade che ogni anno li realizzano caratterizzandoli sempre in modo diverso, mentre il carro di Ponticelli è uno solo, pure bello pesante, e portato in spalla dai devoti, inoltre non c’è «competizione» tra le contrade perché, essendo un solo carro, viene realizzato con il contributo di tutte le famiglie. La devozione dei Ponticellesi alla Madonna della Neve è legata proprio all’origine contadina di questo quartiere, perché la neve, quando cade, protegge il terreno e i semi dalle gelate, quindi, per un contadino pregare la Madonna della Neve significava chiedere di proteggere il raccolto dalle intemperie. Inoltre, per mantenere viva e costante tale richiesta di protezione, i contadini avevano scelto lo spazio antistante al Santuario come luogo per il loro mercato, tenutosi fino a non molti anni fa, proprio per perpetuare ogni giorno la richiesta di protezione e di ringraziamento per il buon raccolto.

Come spesso succede accanto ai riti devozionali, troviamo i piatti della tradizione la cui origine si perde nel tempo. Infatti, l’idea di impreziosire e concludere il pranzo domenicale con qualcosa di dolce è molto forte a Napoli e nel Napoletano, così a Ponticelli sapienti mani femminili hanno preso dalla terra l’unico ortaggio, la melanzana, adatto ad essere preparato sia salato che dolce. In quest’ultimo caso veniva imbottita con la marmellata di amarene fatta in casa che, come dessert, concludeva il pranzo domenicale.

Nel caso della ricetta da me conosciuta, invece, la maggiore elaborazione è legata alla particolare ricorrenza festiva e quindi alla convivialità che ne scaturisce, poiché la processione e la Messa diventavano un’occasione per riunire tutta la famiglia e presentare a fine pasto un dolce fatto con ingredienti che in ogni famiglia contadina si trovavano facilmente, a parte il cacao che, essendo un ingrediente prezioso, veniva acquistato solo per questa particolare festa, infatti il cacao si trova raramente nei dolci tipici napoletani.

Articolo in media partnership con polveredilapislazzuli.blogspot.it
(settembre 2017)

Tag: Annalaura Uccella, Napoli, fiume Sebeto, tradizione, devozione, Madonna della Neve, ponticelli, 5 agosto, Don Antonio Sannino, Gennaro Guglielmini, carro di Ponticelli, festa della Madonna della Neve, dolci tipici napoletani, melanzane con il cioccolato.